La libertà di parola e l' offesa altrui

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    Prendendo spunto dalle polemiche sorte intorno ad un libro autoprodotto dal generale Vannacci, in servizio (in calce alcuni link di documentazione) l'amico che chi ci segue su Novefebbraio conosce come EDERA ROSSA ha pubblicato su Fecebook una riflessione sul concetto di libertà di pensiero che vorremmo riproporre integralmente

    EVELINA, VOLTAIRE E IL GENERALE .


    Come parecchi amici sanno, quella che è quasi certamente la frase più citata di Voltaire è stata in realtà opera di Evelyn Beatrice Hall che nel suo libro di inizi novecento "Gli amici di Voltaire" pensò di sintetizzare con delle sue parole quello che a lei sembrava essere uno dei portati più importanti del pensiero del filosofo francese.
    Così sfortunata è la scrittrice inglese che anche quando vien fatto presente che non è propriamente Voltaire, che ne è semmai l'ispiratore, l'autore del famoso “non condivido la tua idea, ma mi batterò fino alla fine perché tu possa liberamente esprimerla “ , non di rado non è lei ad essere ricordata come la vera autrice, ma piuttosto lo pseudonimo maschile col quale la stessa aveva pubblicato la sua opera.
    Siccome la sfortuna quando inizia non finisce mai, nel corso del tempo la brava Evelina ha dovuto sopportare, e molti di noi con lei, anche il come l'interpretazione e l'uso della frase siano stati usati in modi che con le intenzione dell'autrice, e del suo alto ispiratore, hanno ben poco a che vedere.
    Anche in questi giorni, con la vicenda del generale Vannacci la povera Evelina deve essere rimasta piuttosto sgomenta dal modo col quale è stata tirata in ballo .
    Certamente, detto per inciso, ai tempi della pubblicazione inglese del suo libro, e per almeno un altro paio di secoli, i generali più tradizionalisti e non solo, attendevano di andare in pensione prima di scrivere le loro memorie e, pur comunque con discrezione, le loro idee sulla vita civile e politica del loro paese. Ma i nostri sono tempi strani nei quali più viene esaltata da alcuni la Tradizione ( naturalmente con la T maiuscola) e più sono disposti ad improvvisare secondo convenienza; un po come quei cattolici supertradizionalisti che, mentre si lamentano della perdita del senso della obbedienza dei fedeli, pretendono di essere loro a insegnare a dir messa al Papa.
    E così abbiamo visto apparire una ampia schiera di volterriani de noartri, ampia parte dei quali ben però attenti a non premettere quell'iniziale, e caratterizzante, “ non condivido la tua idea”perché in realtà stavano difendendo quello che avevano sempre pensato e finalmente lieti di aver trovato chi, con espressioni linguistiche da gioco delle tre carte, aveva insegnato loro come si potessero evocare certi sentimenti, senza compromettersi fino in fondo.
    Personalmente sono disposto a credere che anche l'elogio della libertà fatto da chi solitamente non ne è particolarmente amico, nei tempi lunghi possa anche tornar utile alla sua causa; ma non fingano di farlo per amore generale di libertà, come non sapessimo come la destra oggi al governo, salvo rare e isolate eccezioni, si sia comportata e si comporti in materia di libertà civili, quante volte non siano state , e sian ancora,sabotate manifestazioni espressione di pensiero non conformista con i più diversi pretesti da parte di sindaci di destra, quante opere d'arte siano state e siano censurate magari in nome della sensibilità cattolica degli italiani. .
    Ben sappiamo come certi partiti , e certe persone , non abbiano mai detto una parola contro i reati di vilipendio, non dimentichiamo neanche i tanti attacchi alla libertà di stampa, gli attacchi alle minoranze religiose , in modo particolari protestanti, cessati soltanto grazie all'azione dei partiti di sinistra laica e socialdemocratica, una volta diventati indispensabili ai governo di centrosinistra, o magari gli attacchi a un giornale umoristico francese ( al più colpevole talora di cattivo gusto) rispetto al quale veniva , non tanti anni addietro, invocata addirittura la convocazione dell'ambasciatore francese al Quirinale.
    Credo che, a leggere certi fugaci eroi della libertà di pensiero, il buon Voltaire avrebbe ben di che sorridere dei nuovi tartufi travestiti da liberali. .

    PS sulla vicenda

    www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2...363bee1a5e.html

    www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2...e6aa6a7e31.html
    www.ilgiornale.it/news/politica/le...te-2202769.html

    www.ilgazzettino.it/lettere_al_dir...ay-7595034.html

    www.vanityfair.it/article/generale...-contraddizioni

    www.micromega.net/sul-diritto-allo...idica-ed-etica/
     
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    sempre sul tema del diritto di parola una riflessione, sempre da facebook , ironica nei toni ma serissima nei contenuti del prof Guidi Saraceni


    Avviso agli studenti di diritto costituzionale
    Chiunque tra di voi avesse pubblicato un post in cui afferma che il generale Vannacci ha il diritto di scrivere ciò che vuole, in ragione dell’art. 21 della Costituzione, è pregato di sostituire il vino con l’acqua, il mojito con il the e gli studi di Giurisprudenza con il corso di laurea triennale in Scienze teoriche dei giochi da spiaggia per persone intellettualmente poco dotate.
    La libertà di espressione del pensiero non è un diritto assoluto, deve essere contemperata con altri e altrettanto importanti diritti di pari rango costituzionale - come, ad esempio, la dignità altrui.
    Peraltro, la costituzione (ex art. 54) pretende espressamente “disciplina ed onore” da chi svolge una funzione pubblica.
    Sperando di essere stato chiaro, vi auguro una buona estate. E buona fortuna con l’esame di “karaoke e balli di gruppo uno” - fondamentale obbligatorio del primo anno,
    20.8.2023
     
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