L' AMI e L'Europa

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    L DIBATTITO NELL'AMI : L'EUROPA
    Inviato da Redazione1 il Gio, 01/05/2012 - 17:01

    europa mazzinianesimo

    L'assemblea dell' AMI a Genova di dicembre ha prodotto 4 documenti di discussione (Europa, istituzioni, laicità, economia) invitando i dirigenti e gli iscritti a diffonderli e discuterli . D'accordo con gli amici di Repubblicae Progresso dirigenti dell' AMI ampliamo la discussione a tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo

    Iniziamo con il documento sull' Europa







    Genova, 10 dicembre 2011



    Gruppo di Lavoro: Europa politica e globalizzazione della politica





    L'asssemblea nazionale dell'Associazione Mazziniana Italiana, riunita a Genova, per la celebrazione, nella città simbolo del Risorgimento mazziniano, democratico e repubblicano, del 150° dell'Unità d'Italia

    considerato che:



    1 Senza la necessaria apertura alla prospettiva dell'Unità Europea come Terzo Risorgimento, i festeggiamenti dell'Unità nazionale sono destinati a risolversi in una pura commemorazione nazionalista che tradirebbe lo spirito stesso dei patrioti del primo e del secondo Risorgimento.



    2. L'Europa e il mondo stanno attraversando la più devastante crisi finanziaria ed economica dal 1929. Una crisi il cui epicentro si è progressivamente spostato dagli Stati Uniti all'Europa, dal debito privato delle banche al debito sovrano degli Stati. Una crisi che ci vede come Italia in prima linea, in quanto anello debole della catena degli Stati – troppo grande per fallire,ma anche troppo grande per essere salvata.



    3. Come nel '29 è il momento delle grandi scelte politiche di fronte al rivoluzionario cambio di paradigma, di cui non si vedono ancora i contorni. E come nel '29 l'insufficienza delle classi politiche europee è drammatica, né si intravede all'orizzonte degli Stati Uniti un nuovo Roosevelt e un nuovo New Deal.



    4. La crisi attuale se poco modifica la visione di lungo periodo dei mazziniani -Stati Uniti d'Europa e ordine mondiale cosmopolita – pone con drammatica attualità la questione dei tempi e dei modi per raggiungere l'unità politica europea e un ordine globale democratico.



    5. Le proposte per una più stretta unione finaziaria e per un più vincolante patto di stabilità, avanzate nel corso del Consiglio Europeo dell'8 e 9 dicembre u.s., si collocano pienamente nel solco della politica intergovernativa riproponendone integralmente i limiti, che ben conosciamo e che paralizza l'azione dell'Unione, obbligandola da oltre un decennio ad un'estenuante ed inutile corsa alla modifica dei Trattati, e demandando l'integrazione europea al controllo di meccanismi il cui 'stupido' automatismo è contrabbandato per imparzialità.



    Ad essere a rischio non è solo la stabilità economica dell'Eurozona, ma la stessa sopravvivenza dell'Europa, poiché la via intergovernativa individuata per uscire dalla crisi dell'Euro è destinata a rinfocolare i nazionalismi e i populismi oramai endemici in tutti i paesi europei.







    Ritiene che:



    Di fronte alla crisi sia necessario recuperare l'idea originaria dell'Unione Europea come Unione politica in tutta la sua radicalità. È necessario restituire ai cittadini europei la sovranità che è nel corso dei decenni 'svaporata' a favore di meccanismi decisionali opachi, dietro cui si è nascosto lo svincolamento dei governi rispetto alla propria responsabilità nei confronti degli elettorati nazionali.



    La sola risposta credibile alla crisi dell' euro sia dar vita ad un governo europeo dell'economia, comune almeno all'insieme dell'area euro, che risponda ai requisiti di democraticità e di trasparenza delle decisioni.



    Individua come obiettivo necessario della propria azione:



    La costituzione di una Federazione Europea, con competenze chiare ed esclusive negli ambiti di evidente rilevanza comune, quali l'economia, la politica estera e di difesa, le politiche sociali e ambientali, la promozione della ricerca e lo sviluppo delle infrastrutture continentali.



    A tale fine propone:



    1 L'assegnazione al prossimo Parlamento Europeo – da eleggere attraverso una nuova legge elettorale europea - di un mandato Costituente.



    2 La realizzazione di una Carta Mazziniana dei principi che individui le basi del comune stare insieme europeo che renda chiaro e definito il progetto di

    Un'Europa Patria di tutti per tutti
     
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    Marisa Pattera , mazziniana ed Europeista
    Inserito da Redazione1 il Dom, 12/22/2013 - 17:00.



    Marisa Pattera , mazziniana ed Europeista, donna di impegno sociale ed educativo : Il 12 settembre di quest' anno si è spenta Marisa Pattera , mazziniana ed europeista. Nel trigesimo l' ha ricordato a Parma l' amico Tullio Carnerini , membro fondatore di Repubblica e Progresso e presidente della locale sezione del Movimento Federalista europeo

    Marisa Pattera nacque 84 anni fa a Parma , dalle vicissitudini della guerra giovanissima si avvicinò al partito d'azione e al suo impegno nella resistenza . Come ha ricordato Carnerini “Marisa incontrò giovanissima in quel momento di vita così difficile , sopravvissuta fortunosamente alle bombe cadute sul quartiere popolare di Ghiaia le testimonianze di coloro che combattevano il dispotismo . Aderì dapprima al Partito d' Azione , grande animatore della resistenza italiana , per l'influenza esercitata da intellettuali di raffinata cultura, quindi entrò nel Partito repubblicano e nell' Associazione Mazziniana .. Insegnante di chimica dedicò l'intera sua carriera ai giovani degli istituti tecnico-professionali . Fu fondatrice della sezione parmigiana del Movimento Federalista europeo , è ha lavorato come volontaria per gli immigrati africani del territorio .."



    Una commossa partecipazione da parte di Novefebbraio e volentieri dedichiamo ad una donna di questo spessore una frase di Mazzini da "Fede ed avvenire "

    "La fede esige un intento che abbracci tutta quanta la vita, ne concentri tutte le manifestazioni e ne diriga i diversi modi, o li sopprima tutti a favore dell’attività di uno solo; esige una fervida irrevocabile credenza che quell’intento sarà raggiunto; un profondo convincimento di una missione e dell’obbligo di compierla."



    la cerimonia di commemorazione è stata riportato dalla Gazzetta di Parma del 15 12 2013
     
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